L’istituzione della Giornata del Ricordo nel 2004 ha portato sempre più l’attenzione degli storici e dei ricercatori su quella che la legge istitutiva definisce appunto “la complessa vicenda del confine orientale italiano”: molteplici sono quindi ogni anno le uscite editoriali, storiografiche e divulgative che interessano la storia di Venezia Giulia, Carnaro e Dalmazia, nonché del popolo della diaspora giuliano-dalmata. La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale, realizzata dal Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana istriana fiumana e dalmata in coorganizzazione con il Comune di Trieste e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, prosegue pertanto le attività dell’edizione 2017, dedicata ai 70 anni dal Trattato di Pace, con una disamina ed un approfondimento su quelle che sono state le più importanti novità apparse recentemente.
Sabato 18 novembre alle ore 17:30 presso la Sala Bazlen al piano terra di Palazzo Gopcevich (via Rossini, 4 – Trieste) la professoressa Adriana Ivanov Danieli (Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio) proporrà i titoli recenti più importanti inerenti la storia della Dalmazia, dal poderoso lavoro di Luciano Monzali “Gli italiani di Dalmazia” alla ristampa a cura di Egidio Ivetic degli “Scritti sulla Dalmazia” di Giuseppe Praga passando per “Storia di Zara”, testamento spirituale del Senatore Lucio Toth. Nella sua esposizione, sarà coadiuvata da Lorenzo Salimbeni (responsabile comunicazione ANVGD), il quale passerà in rassegna le più significative pubblicazioni che hanno affrontato l’Esodo dei 350.000 istriani, fiumani e dalmati (a partire da “Popolo in fuga” di Fabio Lo Bono) o che hanno contribuito ad ampliare la conoscenza sulle dinamiche che hanno portato ai massacri delle Foibe ed alla conseguente instaurazione del regime titino (con particolare riferimento a “Il “potere popolare” in Istria 1945-1953” di Orietta Moscarda Oblak).