di Stefano Antonini
Nato a Capodistria nel 1880 fin da giovane dimostrò una notevole passione per il mare, cominciò a navi- gare molto presto, a soli 20 anni ebbe il suo primo comando di una nave mercantile. Conseguito il di- ploma di capitano marittimo di grande cabotaggio cominciò a lavorare per importanti compagnie di na-vigazione. L’Istria in quel periodo era sotto il domi-nio austriaco e quando nel 1913 furono emanati deidecreti che vietavano l’impiego di italiani non sudditi dell’Austria, Sauro, fervente irredentista, non ottem-però alle leggi anti-italiane e fu costretto a dimettersi nel maggio del 1914. Allo scoppio della prima guerra mondiale (agosto 1914) lasciò Capodistria e andò aVenezia dove sostenne l’entrata in guerra dell’Italia contro L’Austria-Ungheria. Con l’entrata in guerra dell’Italia si arruolò nella marina militare con il gra- do di tenente di vascello e con l’incarico di pilota siimbarcò su unità siluranti portando a termine 60 mis- sioni di guerra.
L’ultima missione fu a bordo del sommergibile Pulli-no ma, a causa della forte corrente e della nebbia,l’unità si incagliò nel golfo del Quarnaro. Fu cattura-to dagli austriaci e sottoposto a processo nel tribunale della marina austriaca a Pola. Malgrado avesse di- chiarato una falsa identità (Nicolò Sambo) e la ma- dre, pur di salvarlo, disse che non era suo figlio, ven- ne riconosciuto da due concittadini e dal cognato e condannato alla pena di morte per alto tradimento. Fu impiccato nel carcere militare di Pola il 10 agosto1916 all’età di 35 anni. Il corpo venne sepolto ingran segreto in terra sconsacrata e solo al termine della guerra trovò degna sepoltura nel cimitero diMarina di San Policarpo a Pola. Dopo l’occupazione dell’Istria da parte della Jugoslavia, al termine dellaseconda guerra mondiale, la salma fu trasferita in Italia e dal 9 marzo 1947 Nazario Sauro riposa nel Tempio Votivo del Lido di Venezia, dedicato a tutti i Caduti della Grande Guerra.
Nazario Sauro fu insignito di una medaglia d’oro al valor militare, con questa motivazione: «Dichiarata la guerra all’Austria, venne subito ad arruolarsi vo- lontario sotto la nostra bandiera per dare il contri- buto del suo entusiasmo, della sua audacia ed abilità alla conquista della terra sulla quale era nato e che anelava a ricongiungersi all’Italia. Incurante del ri- schio al quale si esponeva, prese parte a numerose,
ardite e difficili missioni navali di guerra, alla cui riuscita contribuì efficacemente con la conoscenza pratica dei luoghi e dimostrando sempre coraggio, animo intrepido e disprezzo del pericolo. Fatto pri- gioniero, conscio della sorte che ormai l’attendeva, serbò, fino all’ultimo, contegno meravigliosamente sereno, e col grido forte e ripetuto più volte dinnanzi al carnefice di «Viva l’Italia!» esalò l’anima nobilis- sima, dando impareggiabile esempio del più puro amor di Patria.» Il 10 agosto scorso si è svolta al Lido di Venezia una cerimonia di ricordo di Nazario Sauro a cui ha collaborato anche il Comitato di Ve-nezia dell’ANVGD. E’ stata celebrata una Messa disuffragio alla Chiesa di S. Maria Elisabetta e poi la deposizione di una corona al Tempio Votivo. Succes- sivamente alla chiesa di S. Biagio a Venezia vi è sta- ta una rievocazione storica della vicenda da partedell’Amm. Romano Sauro.