Sabato 2 dicembre alle ore 11:00 presso la Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (via Rossini, 4 – Trieste) verrà presentato, nell’ambito de La Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale (rassegna a cura del Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata in coorganizzazione con il Comune di Trieste e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) “Sul ciglio della foiba. Storie e vicende dell’italianità” (Pagine, Roma 2016) di Lorenzo Salimbeni, ricercatore e giornalista pubblicista, che interverrà assieme al Prof. Davide Rossi (Associazione Coordinamento Adriatico).
Questa raccolta di saggi scientifici e di articoli divulgativi individua nella politica degli opposti nazionalismi fomentata dall’Impero austroungarico nella sua fase finale l’elemento capace di alterare l’equilibrio secolare fra le comunità italiane e slave dell’Adriatico orientale, avviando così un perverso meccanismo di contrapposizioni che avrebbe portato alle stragi nelle foibe compiute dai partigiani nazionalcomunisti di Tito. Nella rassegna di personaggi e di episodi, si evince come l’italianità adriatica sia stata perciò messa a repentaglio in tre occasioni durante l’ultimo secolo e mezzo: dapprima dalle politiche snazionalizzatrici asburgiche finalizzate a premiare il lealismo slavo e a reprimere le velleità irredentiste; quindi dalla pulizia etnica titina rappresentata dai massacri nelle foibe, dalle deportazioni nei campi di concentramento e dalla repressione degli oppositori politici attuata dall’OZNA, andando a creare i presupposti per l’esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati; oggi, infine, dal riduzionismo sui numeri delle vittime, dal giustificazionismo delle stragi e dal ridimensionamento delle profonde radici della cultura italiana in queste martoriate terre.
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